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La chiesa
sembra essere stata eretta nel 1064 come Collegiata di Canonici
Lateranensi dell'ordine di S: Agostino; altri la vogliono edificata prima
e che in quell'anno fosse ampliata del chiostro. L'attuale
edificio romanico è del secolo XIII. L'austera
facciata, a spioventi, palesa l'interna struttura a tre navate; nel
timpano, cinque scodelle di variopinta ceramica, disposte a forma di
croce; sotto un bel rosone, a ruota di colonnine, " il più ricco
delle chiese ascolane"; nella parte inferiore cinque ganci di
travertino, sporgenti ad angolo retto, destinate a sorreggere drappi e
festoni in occasioni di solenni ricorrenze; in primo piano, una cornice
orizzontale, spezzata dai tre portali.
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A destra sorge la quadrata torre campanaria, dalle massicce mura, alla cui sommità è posta la più antica campana di Ascoli, dell'anno 1286. Sul
fianco settentrionale del tempio si apre un portale ad arco, con sei
piccole monofore nella navata minore e quattro, più grandi, nella navata
centrale. Il
transetto ha bracci sopraelevati sulle navate laterali e presenta nei
lati, sia sinistro, sia destro che da sul chiostro, una monofora murata e
una bifora aperta. L'interno
è a tre navate, di cui la mediana più elevata, illuminate dal rosone e
dalle monofore. Le
navate sono divise da due ali di pilastri cruciformi, alternati da colonne
i cui fusti sono ,in parte scanalati
in parte lisci, avanzi di" materiale romano", forse di un
preesistente tempio pagano. Il
transetto è sopraelevato di cinque gradini; sui pilastri del presbiterio,
terminato da abside curvilinea, s'innalza la cupola ottagonale,
irregolare. Sull'altare
maggiore un pregevole tabernacolo ottagonale in legno dorato del secolo
XVI e il gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara
con la Madonna col
Bambino e S. Tommaso apostolo di Giuseppe Giosafatti e S. Giovanni di
Lazzaro Giosafatti. Sul
braccio sinistro del transetto in un cinquecentesco altare di travertino
troneggia la Madonna delle Grazie del secolo XIV scolpita in legno
policromo. Sempre sul braccio sinistro al lato in un fastoso altare in
travertino è la pala " La Pietà" olio su tela di Biagio
Miniera (1697-1755). Quattro
acquasantiere sono nel tempio costruite da antichi capitelli scavati ed
eretti su tronchi di colonne scanalate. Sulle
pareti della navata centrale e sul catino dell'abside sono presenti alcuni
notevoli stucchi eseguiti nel 1872 da Emidio Paci. Sul
pilastro che sorge davanti alla porta laterale del lato sinistro c'è un
interessante affresco della fine del 1200 con la Madonna in trono col
Bambino; chiude la navata sinistra il nuovo Battistero con la statua del
Battista opera dello scultore Aldo Sergiacomi. Nella
navata destra sulla seconda colonna una stupenda Madonna del latte
probabilmente dipinta, come altri affreschi dal maestro di Offida;
contigua ad essa una S. Lucia e sul pilastro successivo un santo
benedettino. |