Gli scritti di don Giuseppe
Fabiani fu per quindici anni redattore capo del periodico settimanale "Vita Picena" in cui pubblicò numerosi articoli, molti dei quali con i pseudonimi di Alfa e Beta. Scrisse anche su altre riviste, come "Miscellanea francescana". Cominciò presto a rovistare gli archivi della città, specialmente quello storico comunale e quello notarile, allora molto trascurato. In quegli anni '30, per fortunata combinazione, era direttore dell'Archivio Notarile di Ascoli il dott. Raffaele Elia, che di don Giuseppe divenne amico carissimo e maestro nella pratica della ricerca. Da lui il Fabiani imparò l'arte della decifrazione degli atti commerciali e delle transazioni, tutti documenti manoscritti e spesso in latino, ricavò osservazioni sulle costumanze, usi, consumi e valori monetari, ritrovò nomi di antenati piceni, e seppe inquadrare i fatti della vita quotidiana nel più alto orizzonte degli avvenimenti storici.
'Gli Ebrei
ed il Monte di Pietà in Ascoli Piceno',
edito nel 1942 dalla Società Tipolitografica, è i
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Nel
1950 viene pubblicato il volume I del famoso
‘Ascoli
nel Quattrocento’,
con notizie approfondite
sulla vita pubblica e privata della città di Ascoli nel sec.
Il volume II di ‘Ascoli nel Quattrocento’, uscito nel 1951, studia i lavori compiuti sia nelle chiese più conosciute della città che nelle modeste pievi di campagna, dai maestri lombardi, dagli artigiani ascolani e dai famosi artisti Crivelli, Alemanno e Vannini.
Il
volumetto ‘Macchiette ascolane
dell’800’,
edito
Nel libro del 1954 ‘Missionari ascolani’ l'autore ci offre un ampio elenco dei missionari della Diocesi.
Nel libro del 1957 ‘Ascoli nel Cinquecento’ vol. I l'autore ci presenta
gli avvenimenti civili e politici della città di Ascoli accaduti in quel secolo.
Nel libro del 1957 ‘Ascoli nel Cinquecento’ vol. II l'autore ci illustra i personaggi storici e letterari, gli artisti, le scuole e le famiglie ascolane di quel secolo.
Nel libro ‘Artisti del sei-settecento in Ascoli’ l'autore ricorda che inizialmente aveva pensato ad una trattazione limitata ai Giosafatti, per poi estendere l'analisi anche ad altri artisti dell'epoca sui quali aveva raccolto molti elementi inediti.
‘Ascoli nell'Ottocento’ è stato l'ultimo libro ad essere pubblicato, uscito postumo nel 1967 a cura della famiglia e per iniziativa della Brigata Amici dell'Arte. E' una raccolta composta da articoli di storia patria, disseminati in un trentennio sui settimanali "Vita Picena" e "Nuovo Piceno".