LE LAPIDI POSTE NEL PORTICO DEL PALAZZO COMUNALE

A PIAZZA ARRINGO

 

Nel portico del Comune ci sono ben 5 lapidi che forse non tutti conoscono.

Cominciamo dalle più grandi poste nella parete EST e nella parete OVEST.

Quando si entra a sinistra (parete EST) c’è la lapide con il Bollettino della Vittoria di Armando Diaz quello che inizia con:

“Comando Supremo, 4 novembre 1918   Bollettino di guerra n. 1278. La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio ……………………e finisce con:

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.  DIAZ “

Sotto la lapide la dicitura: L’Amministrazione Comunale 4 Novembre 1921

La bella  ed elegante cornice in marmo fu disegnata dall’arch. Cesare Bazzani (l’architetto che progettò la sede centrale della Cassa di Risparmio).

C’è da fare una osservazione: il bollettino di guerra di Diaz non è il n. 1278, come scritto sulla lapide, ma il n. 1268.

 

Di fronte a questa lapide nella parete OVEST, a destra quando si entra, c’è la lapide che commemora tutti “I MORTI (ascolani)  DELLE GUERRE DELL’INDIPENDENZA” ed inizia, nella prima riga, con i nominativi dei morti del 1848-49 (I Guerra di Indipendenza: 3 morti), del 1859 (II Guerra di Indipendenza: 1 morto) , del 1866 (III Guerra di Indipendenza: 1 morto), del 1867 ( 1 morto). Poi continua con i nominativi dei morti della guerra 1915-18 (I Conflitto mondiale detto anche IV Guerra di Indipendenza) suddivisi in MORTI SUL CAMPO e MORTI PER CAUSA DELLA GUERRA per un totale di 455 caduti ascolani.

Sotto la lapide la dicitura: Il popolo ed il Comune di Ascoli Piceno nel quarto anniversario della Vittoria a reverente omaggio e perenne ricordanza - IV Novembre 1922

La cornice è uguale alla precedente.

Entrambe le lapidi sono malridotte e, specie quella del bollettino, quasi illeggibili.

 

Nella parete sud ci sono tre lapidi due a destra dell’ingresso ed una a sinistra.

 

Cominciamo con la più antica: è posta a destra ed  è stata inserita nel 1911 in occasione del cinquantenario dell’Unità  d’Italia. Si legge:

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ASCOLI PICENO VOLLE SCOLPITI INSIEME I NOMI DI GIUSEPPE MAZZINI  VITTORIO EMANUELE  GIUSEPPE GARIBALDI  CAMILLO DI CAVOUR A PERPETUO RICORDO E AMMONIMENTO CHE ITALIA FU CON ROMA CAPITALE PER CONCORDE VOLERE DI TUTTI GLI ITALIANI

IV GIUGNO MCMXI

Le altre due lapidi sono state poste tutte e due nell’ottobre 1955. Cominciamo con quella del 2 ottobre 1955 posta a destra dell’ingresso:

 

SIANO NELLA NOSTRA PIETRA SCOLPITE COME STANNO NEGLI ANIMI NOSTRI LE DUE DATE    12 SETTEMBRE   3 OTTOBRE  1943    DATE DI RINTUZZATA PROTERVIA E DI NON VANO SACRIFICIO INIZIO PRIMO DI LIBERAZIONE E DI RISCATTO E SIGNIFICHINO CHE LA GENTE PICENA PUR NON IMMEMORE HA FEDE FERMA NELL’AVVENTO NECESSARIO DELL’EUROPA NUOVA RISORTA DAL SANGUE DALLA COMUNE SVENTURA CONSOCIATA.    2 OTTOBRE 1955

Il testo è del prof. Vincenzo Farina.

In questa lapide si fa riferimento agli episodi avvenuti il 12 Settembre quando le truppe tedesche furono respinte sia a Corso Mazzini presso il Distretto Militare (allora Casema “Umberto I”) sia a San Filippo presso il ponte della ferrovia e a quanto accaduto il 3 Ottobre, giorno della reazione tedesca sul Colle San Marco, con la conseguente strage dei partigiani ascolani.

La seconda lapide del 16 ottobre 1955 è dedicata al ricordo di Alcide De Gasperi:

IN QUESTA PIAZZA DELL’ARENGO – IL 7 MAGGIO 1953  S. E. ALCIDE DE GASPERI CAPO DEL SUO VII GOVERNO APOSTOLO DI LIBERTA’ E DI DEMOCRAZIA – RICOSTRUTTORE DEDLL’ITALIA PARLO’ AL POPOLO PICENO  --------IN COINCIDENZA COLL’INAUGURAZIONE DELL’ACQUEDOTTO CONSORZIALE DI “PESCARA DI ARQUATA DEL TRONTO” MASSIMA OPERA REGIONALE REALIZZATA DALL’UNITA’ D’ITALIA ALLA SUA GENEROSA COMPRENSIONE DOVUTA  MUNICIPALITA’ E POPOLO ASCOLANO MEMORI E GRATI POSERO –INAUGURATA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL 16-10-1955 –

Dunque l’on. De Gasperi, Primo Ministro, parlò ad Ascoli, a Piazza Arringo, il 7 maggio 1953. Era Capo del Governo per la settima volta (De Gasperi VII). Il primo governo De Gasperi (De Gasperi I) era stato l'ultimo governo del Regno d'Italia ed era stato nominato da Umberto II di Savoia allora Luogotenente del Re. De Gasperi presentò allora le proprie dimissioni dopo il Referendum istituzionale del 1946. La lapide fu inaugurata il 16-10-1955 contestualmente all’inaugurazione dell’Acquedotto del Pescara e di viale De Gasperi dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.